Newsletter Settimanale
Aggiornamento settimanale sui mercati
Le newsletter disponibili in questa sezione sono liberamente consultabili e aggiornate al mese precedente. I contenuti fanno riferimento a fatti, dati ed eventi già trascorsi.
Gli aggiornamenti in tempo reale, le analisi personalizzate e le indicazioni operative sono riservati esclusivamente ai clienti che hanno sottoscritto un contratto di consulenza finanziaria.
Le informazioni pubblicate hanno carattere generale e non costituiscono in alcun modo una raccomandazione personalizzata né un invito a effettuare investimenti.
Settimana 27 ottobre – 31 ottobre 2025
La settimana finanziaria si apre in un contesto paradossale: mentre Wall Street festeggia un dato CPI di settembre apparentemente perfetto, lo shutdown federale USA impone un nuovo data freeze statistico. Ma il vero appuntamento è con la storia: nelle prossime 72 ore assisteremo a un “Rate Glut” senza precedenti, con le riunioni operative di quattro Banche Centrali (FED, BCE, BoJ e Bank of Canada).
In questo numero della Newsletter Mercati analizziamo cosa si nasconde dietro l’euforia degli indici e dove si stanno aprendo le vere crepe sistemiche. Ecco i temi chiave trattati nel report:
- Macro & Banche Centrali: L’incognita BoJ dopo l’elezione della nuova premier giapponese e le attese sulla FED: fine anticipata del QT o semplice taglio dei tassi?
- Liquidità: I segnali di stress sono evidenti. Il Reverse Repo è ai minimi e le riserve bancarie sono scese sotto la soglia critica dei 3 trilioni.
- Obbligazionario & Private Credit: Mentre il Tech emette bond record (Oracle), il settore del credito privato mostra i primi crolli (casi EquipmentShare, Bridgevoice). Il rischio nascosto nei MM CLO (Middle Market Collateralized Loan Obligations) sta per esplodere?
- Geopolitica & Materie Prime: Il paradosso europeo. La Germania cede know-how alla Cina per le terre rare mentre l’Europa lancia piani industriali senza fondi.
- Forex: Il Carry Trade sullo Yen sta scricchiolando. L’aumento dei costi di hedging sta spingendo i capitali giapponesi al rimpatrio, prosciugando la liquidità in dollari globale.
Settimana 20 ottobre – 24 ottobre 2025
In una settimana segnata dal blackout dei dati macro USA, analizziamo i segnali contrastanti che arrivano dai mercati:
- Macro: Cina protagonista con il piano quinquennale 2026-2030, mentre l’Europa attende i dati PMI e le parole di Lagarde.
- Banche USA: Nuovi tremori nel settore regionale (caso Zion) hanno costretto i regolatori a un alleggerimento dei requisiti patrimoniali.
- Opportunità: I Treasuries (TLT) mostrano segnali di breakout tecnico simili al 2018, mentre il petrolio sui minimi potrebbe offrire uno spunto contrarian.
- Crypto: Settimana decisiva per Bitcoin, che deve difendere il supporto a 104.000 dollari per evitare un’inversione di trend.
Settimana 13 ottobre – 17 ottobre 2025
La settimana finanziaria si apre con un’anomalia storica: il Bureau of Labor Statistics ha rotto l’embargo dello shutdown annunciando la pubblicazione del CPI per il 24 ottobre. Una mossa che potrebbe preparare il terreno a un taglio dei tassi emergenziale della FED.
In questo numero della Newsletter Mercati andiamo oltre la narrativa ufficiale per analizzare le vere cause del crollo del 10 ottobre e i rischi sistemici all’orizzonte. Ecco i temi chiave trattati nel report:
- Il Crash del 10 Ottobre: Non è stato Trump. Il vero detonatore è stato lo smobilizzo massiccio del carry trade Yen/Dollaro, con 3 trilioni di dollari di prestiti in scadenza.
- Private Credit & Banche: Il rischio contagio è reale. Le esposizioni di colossi come Norinchukin e le difficoltà di First Brands evocano scenari simili al 2008.
- De-dollarizzazione: Mentre le banche centrali estere riducono l’esposizione sui Treasuries ai minimi decennali , il Tesoro USA interviene direttamente acquistando Pesos argentini per evitare il default di Buenos Aires.
- Commodities: È scattato lo short squeeze sull’argento, con la soglia dei 50 dollari superata tra tensioni sulla consegna fisica. Intanto, in Europa, il gas torna a far paura: l’allarme di Uniper e i piani tedeschi mascherano una crisi di liquidità sugli asset ESG.
- Crypto & Liquidity: Una liquidazione record da 19,4 miliardi di dollari segna la fine di un’era per Bitcoin, spingendo verso l’istituzionalizzazione tramite i “BitBonds”.
Settimana 06 ottobre – 10 ottobre 2025
Con gli Stati Uniti in data freeze per lo shutdown, l’attenzione degli investitori si sposta sulla tenuta dell’Europa e sulla sostenibilità della bolla AI. Nel report di questa settimana analizziamo:
I rischi di stabilità segnalati dalla BCE e da Isabel Schnabel.
L’esplosione dei costi energetici legati ai Data Center e l’impatto sull’inflazione.
L’intervento silenzioso del Tesoro USA per sostenere le banche di fronte a 395 miliardi di perdite non realizzate.
La battaglia su Oro e Argento: siamo vicini a un cambio di paradigma con il ritorno della Cina sui mercati?.
Settimana 29 settembre – 3 ottobre 2025
Settimana ad altissima intensità per mercati e banche centrali: inflazione, dati sul lavoro e rischio shutdown USA al centro della scena. Tutti gli occhi puntati sul report occupazionale di venerdì 3 ottobre, chiave per le prossime mosse della Federal Reserve. Nel frattempo, l’AI domina il PIL USA ma mostra segnali di surriscaldamento, mentre cresce il timore di una “bolla da CapEx”. Sul fronte crypto, il dibattito esplode: tra BitBonds, BlackRock e il GENIUS Act, gli Stati Uniti sembrano voler trasformare Bitcoin in strumento di sterilizzazione del debito pubblico. E intanto, oro e argento sfiorano i massimi storici: con l’argento vicino ai 50 $/oncia e il dollaro sotto pressione, il quadro globale resta teso tra boom, bolla e reset sistemico.
Settimana 22 – 26 settembre 2025
Dopo il primo taglio dei tassi della Federal Reserve dal 2024, i mercati affrontano uno stress test globale tra aste obbligazionarie, dati macro e tensioni geopolitiche. La liquidità si restringe, il Treasury General Account tocca nuovi massimi e il reverse REPO sfiora lo zero, segnalando la fine della festa. Intanto, il comparto AI brucia liquidità record con investimenti che toccano il 72% del cash flow operativo, e qualcuno comincia a temere uno “sgonfiamento controllato”. Sul fronte obbligazionario, la Bank of Japan si impantana nel suo piano di vendita ETF “da cento anni”, la BCEsorprende cedendo bond corporate, e negli USA il caso Tricolor Holdings riapre il fantasma del credito subprime. A completare il quadro, il peso argentino crolla e l’uranio vola: tra emergenze valutarie e boom energetico, l’autunno dei mercati promette volatilità e colpi di scena.
Settimana 15 – 19 settembre 2025
Una delle settimane più attese dell’anno: la riunione della Federal Reserve del 16-17 settembre potrebbe sancire il primo taglio dei tassi dopo mesi di attesa, mentre Bank of England, Bank of Japan e Bank of Canada si preparano a decisioni che potrebbero ridisegnare la mappa della politica monetaria globale. Nel frattempo, l’euforia sui listini prosegue: Nasdaq e S&P 500 ai massimi storici, trainati dal boom dell’AI, tra promesse di crescita e fondamentali sempre più fragili. Sul fronte obbligazionario, gli USA sperimentano un “QE implicito” via Tesoro, mentre Londra e Tokyo si muovono sul filo dell’equilibrio. E intanto, argento sopra i 42 $/oncia e nuove tensioni energetiche tra Washington, Pechino e Nuova Delhi annunciano un autunno ad alta volatilità.
Settimana 8 – 12 settembre 2025
Settimana di grande attesa per la riunione della Federal Reserve del 16-17 settembre, ma già densa di appuntamenti cruciali: BCE, aste sovrane e dati su inflazione e produzione da Cina, USA ed Europa. Il mercato azionario guarda a Nvidia e al comparto AI, in un contesto in cui emergono i primi segnali di vulnerabilità del modello di crescita “infinita”. Sul fronte obbligazionario, occhi puntati sulle dimissioni di Ishiba in Giappone e sui buyback del Tesoro USA, mentre cresce la probabilità di un taglio da 50 punti base da parte della Fed. Nel frattempo, rublo e yuan consolidano il loro asse commerciale a scapito del dollaro, e la Cina accelera con nuovi investimenti nella Belt and Road Initiative.
Settimana 1 – 5 settembre 2025
Settembre si apre con una settimana densa di appuntamenti chiave: dagli indici PMI europei e cinesi al dato occupazionale USA del 5 settembre, destinato a orientare la decisione della Federal Reserve sul taglio dei tassi del 17 settembre.Sul fronte dei mercati, il rally estivo di Wall Street lascia spazio a nuove tensioni: Nasdaq a livelli record rispetto alla massa monetaria M2, liquidità in crescita e un mix di buyback, speculazione e politica che ricorda i momenti più fragili della bolla del 2000. Intanto, l’oro supera per la prima volta i Treasuries come asset di riserva delle banche centrali e l’argento rompe la soglia dei 40 dollari l’oncia, mentre Bitcoin perde la correlazione con i metalli preziosi, aprendo a un settembre potenzialmente esplosivo.
Settimana 25 – 29 agosto 2025
Settimana chiave per mercati e politica monetaria, all’indomani del discorso di Powell a Jackson Hole. Tra le attese per la trimestrale di Nvidia, le tensioni sui tassi e la corsa dei metalli preziosi, il quadro globale mostra segnali di disallineamento sempre più evidenti: mercati ai massimi, inflazione persistente e debito pubblico in crescita. Nel frattempo, l’argento torna protagonista con un breakout tecnico oltre i 40 dollari l’oncia e l’ingresso di Riyad nel comparto, mentre il legame tra Microstrategy, Bitcoin e BlackRock apre nuovi interrogativi sulla sostenibilità del sistema crypto-finanziario.
Settimana 18 – 22 agosto 2025
Tutti gli occhi su Jackson Hole: dal 21 al 23 agosto il simposio della Federal Reserve potrebbe segnare il punto di svolta della politica monetaria globale. I mercati scommettono su un taglio dei tassi già a settembre — forse un “jumbo-cut” da 50 punti base — mentre l’euforia azionaria si intreccia con segnali di eccesso e rischio sistemico. Nel frattempo, il debito USA continua ad attirare capitali stranieri, il crollo del lumber lancia un allarme sul mercato immobiliare americano, e le crypto tornano al centro dello scontro politico tra Casa Bianca e Fed.
Settimana 11 – 15 agosto 2025
Un agosto solo in apparenza tranquillo: tra la decisione sui tassi in Australia, l’inflazione USA e il vertice Trump–Putin in Alaska, la settimana si preannuncia densa di incroci fra geopolitica e finanza. Sotto la superficie, però, si muove molto di più: dalle aste dei titoli giapponesi che segnalano tensioni nella curva dei rendimenti, alla nuova “guerra dell’oro” fra Washington e Berna, fino al rally di Ethereum che rilancia il dibattito su una possibile riserva strategica crypto del Tesoro USA. Un’edizione che mette in prospettiva macroeconomia, politica e mercati in un quadro globale sempre più interconnesso.
Settimana 4 – 8 agosto 2025
Settimana apparentemente più tranquilla sul fronte macro, ma in realtà carica di potenziali detonatori: dalle aste dei titoli di Stato giapponesi al 10 e 30 anni alla decisione della Bank of England sui tassi, passando per l’inflazione turca e i dati su commercio e PMI di Cina, Canada e Germania. Mentre in Giappone emergono perdite record sulle obbligazioni e lo spettro di una crisi sistemica in stile Archegos torna a farsi vedere nei derivati USA, l’oro torna protagonista — tra la tassa sui capital gains britannica e i sospetti di guerra valutaria tra Washington, Berna e Shanghai.
Settimana 28 luglio – 1 agosto 2025
Settimana cruciale per i mercati globali, con la riunione della Federal Reserve al centro della scena: le decisioni di Powell sui tassi e le nuove mosse della Bank of Japan potrebbero riscrivere gli equilibri tra azioni, obbligazioni e valute.
Tra il “rischio tantrum” sui mercati azionari, le ombre sul rally USA, la svolta dell’argento legato all’energia solare e il crescente peso politico di Bitcoin dopo il Genius Act, l’analisi di questa settimana esplora i segnali di stress e le opportunità in un contesto di volatilità crescente e strategia globale in trasformazione.
Settimana 21 – 25 luglio 2025
Settimana decisiva per banche centrali e mercati globali: con Powell nel mirino e la BCE pronta a pronunciarsi, la tensione sui tassi e sugli spread europei torna a salire. Intanto, le ombre del 2008 riaffiorano nei mercati repo e nel boom di junk bond, mentre l’oro e le terre rare si confermano barometri di un equilibrio geopolitico sempre più fragile. Sullo sfondo, il crollo della lira turca riaccende timori di contagio e pressioni sulla NATO e sull’Europa.
Settimana 14 – 18 luglio 2025
Una settimana ad alta tensione tra economia e geopolitica: dai nuovi dazi di Trump al possibile addio di Jerome Powell, fino al ritorno dell’inflazione in USA, Giappone e Cina. Sullo sfondo, la mossa a sorpresa del Pentagono sul fronte delle materie prime strategiche e un Bitcoin che corre come termometro della sfiducia nel dollaro. Un’edizione che intreccia politica, mercati e strategia globale — per capire dove si sta spostando davvero il baricentro del potere economico.
Settimana 7 – 11 Luglio 2025
Tra attese per i dati macro di Germania, Italia e USA e un mercato azionario che continua a sfidare la logica, la settimana si preannuncia densa di snodi cruciali. Dalle minute della FED ai primi segnali di stress nei consumi americani, passando per il “Big Beautiful Bill” e il possibile shock sul debito USA, fino all’assedio sull’argento e ai movimenti speculativi su Ethereum: un quadro complesso in cui geopolitica, moneta e finanza si intrecciano più che mai.
Settimana 30 Giugno-4 Luglio 2025
Settimana densa di segnali incrociati: tra la frenata dell’industria cinese, la tenuta record di Wall Street e un Giappone in modalità “emergenza silenziosa”, i mercati sembrano navigare tra euforia e rischio sistemico. Dalle dinamiche sull’argento e sulle terre rare alle nuove mosse della Casa Bianca su Bitcoin, questa edizione offre una lettura trasversale e critica degli equilibri globali — tra finanza, geopolitica e strategie monetarie.
Settimana 23-27 Giugno 2025
Una settimana cruciale per i mercati globali, dominata da tensioni geopolitiche, aste di titoli di Stato e attesa febbrile per le parole di Jerome Powell davanti al Congresso USA. Dalla possibile chiusura dello stretto di Hormuz alle nuove dinamiche tra tech e difesa, passando per le reazioni del dollaro, dei rendimenti obbligazionari e del comparto crypto, questa edizione offre una lettura trasversale e senza filtri del contesto macro-finanziario mondiale.