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Mese: Maggio 2024

Monitoraggio fiscale 2024: le nuove disposizioni per cripto-attività e transazioni internazionali

Monitoraggio fiscale 2024: le nuove disposizioni per cripto-attività e transazioni internazionali

Il monitoraggio fiscale è diventato un tema sempre più complesso, soprattutto con l’inclusione delle cripto-attività nelle nuove disposizioni normative introdotte nel 2024. La gestione delle transazioni finanziarie internazionali e digitali richiede un approccio strategico e una piena comprensione delle normative in evoluzione. Affidarsi a un consulente finanziario indipendente rappresenta una scelta fondamentale per navigare questo panorama complesso, evitando errori che potrebbero comportare sanzioni o inefficienze fiscali. Per maggiorni informazioni contattami

Quali sono le nuove disposizioni del monitoraggio fiscale introdotte dall’Agenzia delle Entrate nel maggio 2024?

L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento del 9 maggio 2024, ha introdotto nuove regole per il monitoraggio fiscale delle movimentazioni di valore pari o superiore a 5.000 euro da e verso l’estero. Queste disposizioni estendono l’obbligo di comunicazione ai prestatori di servizi in valuta virtuale e di portafoglio digitale, in linea con quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2023.

Le cripto-attività sono soggette al monitoraggio fiscale?

Sì, la normativa aggiorna le disposizioni attuative dell’articolo 1 del Decreto Legge 167/1990, includendo le cripto-attività e le transazioni digitali nel monitoraggio fiscale. Questo significa che ogni movimentazione di cripto-valute di valore pari o superiore a 5.000 euro deve essere comunicata.

Quali operazioni sono soggette al monitoraggio fiscale secondo la nuova normativa?

Le operazioni interessate includono:

  • Denaro contante
  • Assegni bancari e postali
  • Assegni circolari
  • Vaglia postali
  • Carte di credito

e altri strumenti di trasferimento di valori, anche in modalità telematica conformemente all’articolo 67 del TUIR, sono incluse anche valute virtuali e cripto-attività.

Quali dati devono essere comunicati per rispettare il monitoraggio fiscale?

Gli obblighi informativi richiedono di fornire:

  • Data dell’operazione
  • Causale
  • Importo
  • Tipologia dell’operazione
  • Mezzi di pagamento utilizzati
  • Informazioni sui soggetti coinvolti (persone fisiche, enti non commerciali, società), compresi eventuali dettagli di residenza estera
  • Informazioni sugli intermediari finanziari coinvolti e sullo stato estero di provenienza dei fondi.

Come si trasmettono le informazioni richieste all’Agenzia delle Entrate?

Le informazioni devono essere trasmesse tramite il Sistema di Interscambio Dati (SID) dell’Agenzia delle Entrate. Per questo, è necessario utilizzare software di controllo dedicati messi a disposizione sul portale ufficiale. Le causali delle operazioni da comunicare sono specificate in una tabella analitica allegata al provvedimento.

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Come cambia la tassazione di oro e metalli preziosi dal 2024

Come cambia la tassazione di oro e metalli preziosi dal 2024

Introduzione

Investire in oro e metalli preziosi è da sempre una strategia diffusa per diversificare il portafoglio e proteggere il patrimonio. Tuttavia, il quadro normativo fiscale sta evolvendo, introducendo cambiamenti significativi che possono influire sulle decisioni di investimento e vendita. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un nuovo regime fiscale che riguarda oro e metalli preziosi.

Quali sono le regole fiscali per la cessione di metalli preziosi allo stato grezzo?

Le plusvalenze derivanti dalla cessione di metalli preziosi allo stato grezzo (es. lingotti, granuli) sono classificate come “redditi diversi” e seguono le disposizioni dell’art. 68 del Tuir.

Cosa cambia con la Legge di Bilancio 2024?

Fino al 31 dicembre 2023, in assenza di documentazione del costo d’acquisto, la plusvalenza poteva essere calcolata forfettariamente come il 25% del prezzo di cessione. Dal 1° gennaio 2024, questa possibilità è stata eliminata: se non si dispone della documentazione, l’intero prezzo di cessione sarà considerato come plusvalenza tassabile

Come influisce il nuovo regime fiscale sui beni ereditati?

Il cambiamento penalizza in particolare chi vende metalli preziosi ereditati. In molti casi, non esiste documentazione del costo storico, e questo comporta che l’intero corrispettivo ricevuto venga tassato come plusvalenza.

La norma riguarda anche le pietre preziose?

No, la normativa non si applica alle pietre preziose come i diamanti. Questo crea una disparità di trattamento rispetto ai metalli preziosi, che sono soggetti alla tassazione più stringente.

Quali beni sono considerati “metalli preziosi” ai fini fiscali?

Secondo la Circolare n. 165/98 del Ministero delle Finanze, i metalli preziosi includono oro, argento e platino sotto forma di lingotti, pani, verghe, bottoni e granuli. Non sono inclusi i metalli lavorati (es. gioielli) né le pietre preziose come i diamanti.

Qual è l’impatto di questi cambiamenti per i contribuenti?

Il nuovo regime fiscale aumenta gli oneri per i contribuenti, specialmente in caso di vendita o pianificazione del passaggio generazionale. Questo sottolinea l’importanza di una corretta pianificazione patrimoniale per ridurre l’impatto fiscale.

Come può aiutare un consulente finanziario indipendente?

Un consulente finanziario indipendente può supportarti nella pianificazione patrimoniale e fiscale, aiutandoti a gestire la documentazione e a scegliere le strategie migliori per ottimizzare la tassazione in caso di vendita o trasmissione di metalli preziosi.

Conclusione

Con le nuove disposizioni fiscali, è fondamentale essere informati e preparati per affrontare le implicazioni delle cessioni di metalli preziosi. Rivolgersi a un consulente finanziario indipendente garantisce un supporto professionale per compiere le scelte giuste, proteggendo il tuo patrimonio.

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