Quando Xavier Prou, parigino del 1951, iniziò a disseminare le sue figure in bianco e nero sui muri della capitale francese all’inizio degli anni Ottanta, non stava solo decorando spazi urbani: stava inaugurando un nuovo linguaggio visivo. Con lo pseudonimo Blek Le Rat — ispirato al fumetto italiano Blek Macigno e al ratto, simbolo di libertà e diffusione — introdusse in Europa la tecnica dello stencil, capace di unire velocità d’esecuzione e forte impatto comunicativo. Le sue sagome di uomini, animali e icone popolari hanno trasformato la città in palcoscenico di denuncia sociale e poesia urbana, influenzando profondamente le generazioni successive.
Oggi l’eco del suo lavoro risuona tra i nomi più noti della street art. Banksy ha dichiarato che ogni volta che crede di aver creato qualcosa di originale scopre che Blek lo aveva già fatto vent’anni prima, riconoscendolo come riferimento imprescindibile. Anche Shepard Fairey (Obey) riprende l’idea di un’arte urbana politicamente incisiva, mentre JR con le sue installazioni fotografiche monumentali incarna la stessa tensione tra spazio pubblico e narrazione sociale. Molti altri artisti contemporanei, dalle nuove leve dei collettivi europei a figure affermate della scena statunitense, continuano a rielaborare il suo linguaggio fatto di stencil, icone popolari e simboli ricorrenti.
Questa influenza culturale si riflette anche nel mercato. Le sue opere da studio, tele e edizioni limitate, sono ormai protagoniste delle aste internazionali. Nel 2024 Tango (2021) ha raggiunto circa £95.250 (circa $118.000) da Phillips a Londra, stabilendo un nuovo record personale. Nel 2023 The Man Who Walks Through Walls è stata battuta a circa $50.000 da Bonhams, mentre diverse edizioni della celebre “Mona Lisa” e delle serie di topi hanno superato le stime iniziali in case d’asta come Christie’s e Phillips, con aggiudicazioni tra le £20.000 e £30.000. Parallelamente, le stampe numerate continuano a registrare buoni risultati, spesso doppiando le stime di partenza, segnale di un mercato dinamico e capace di attrarre sia collezionisti consolidati sia nuovi acquirenti.
Sul piano finanziario, Blek Le Rat occupa una posizione particolare: è considerato il “padre europeo” della street art e la sua produzione certificata è relativamente limitata, fattori che ne sostengono il valore storico e potenzialmente quello economico. Gli analisti del settore notano che il mercato della street art, pur giovane, ha mostrato una crescita costante nell’ultimo decennio e una progressiva legittimazione da parte di musei e gallerie, con un conseguente rafforzamento delle quotazioni di artisti pionieri. Allo stesso tempo, la volatilità tipica dell’arte contemporanea e l’importanza della provenienza e dell’autenticità impongono prudenza: non tutte le opere mostrano la stessa tenuta di prezzo e la domanda può risentire di cicli di moda.
In definitiva, l’opera di Blek Le Rat rappresenta un punto di incontro tra storia dell’arte urbana e mercato globale. Il suo ruolo di innovatore lo rende una figura chiave per comprendere la street art odierna e, per i collezionisti, un possibile elemento di diversificazione. Come per ogni asset artistico, eventuali scelte di acquisto richiedono analisi attenta di autenticità, stato di conservazione e trend di mercato, ma la sua posizione nel panorama culturale resta un pilastro ormai riconosciuto a livello internazionale.
OCF n. 2425 del 19/03/2024
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